La malasanità e....... il morso della vipera
di: Massimo Busonera
Il reportage di Pino Marinelli intitolato "un ospedale alla deriva" pubblicato nel Corriere di Sciacca del mese di Luglio c.a., ha suscitato in me una particolare attenzione, tanto da rimembrare alcuni particolari episodi che all'opinione pubblica forse sono passati inosservati ma che comunque devono godere di altrettanto interessamento e momento di riflessione.
Il primo episodio che mi viene in mente è una qualche cosa che mi fa pensare ad un "balletto di competenze" ...... sì dico balletto perchè forse Sciacca gode di uno "Statuto Speciale" che noi cittadini non sappiamo o altrimenti vige la legge che "chi si sveglia per primo la mattina comanda............." con questa premessa voglio allacciarmi ad un episodio che ha visto protagonista un esponente del PD locale inerente alla problematica che ha riguardato alcuni cittadini incuranti del divieto di accesso dell'area cimiteriale con l'autovettura privata.
Seppur concorde con l'amministratore che tale stato di cose debba essere meglio gestita, umanamente, così come si è sempre fatto e come natura vuole, si dovrebbe concedere un lasciapassare ai cittadini che realmente ne dimostrino il bisogno e ai diversamente abili che con i tanti immaginabili problemi si trovano costretti a percorrere molta strada a piedi per recarsi a trovare i loro cari defunti.
Se è vero che tale gesto di umanità sia rientrato nei normali parametri di un tempo, il problema continua a rimanere e ......la domanda mi nasce spontanea.......
Oramai i cittadini tutti sanno che il bilancio Comunale è stato approvato e che la tanto discussa TARSU con il suo bel 35% di aumento ha avuto la meglio sulla popolazione saccense, sull'opposizione e su quanti hanno bocciato e criticato tale decisione, me compreso all'orquando presiedevo l'associazione che doveva essere "l'ispirazione del Sindaco", lo stesso Sindaco che in una intervista televisiva dichiarava che tale aumento si è reso necessario per non effettuare dei "tagli" sul "sociale" ...... allora, la domanda la voglio proprio esternare!.....e dalla serie "il problema è tanto sociale che più sociale di così non si può"..... mi chiedo se da parte dell'Amministrazione Comunale sia un'utopia acquistare un mezzo adeguato per le esigenze e le necessità dei cittadini bisognevoli di essere trasportati, e,.....hoops, dimenticavo!.... così qualche lavoratore precario potrebbe finalmente trovare una mansione da autista!....... che bella storia, chissà se il tempo mi darà ragione.
E dal "balletto delle competenze e di amministratori che pensano di risolvere i problemi che non competono anzichè pensare seriamente a quelli per cui sono preposti".....nei fondi periferici e addirittura in aree condominiale con giardino annesso in zona San Calogero e Perriera, ci sono stati avvistamenti di rettili che a "dir di popolo" avevano tutte le sembianze della "temibile vipera".
Il Presidente dell'Associazione Socio Culturale "Progetto Giovani" Massimo Busonera, avendo raccolto le rimostranze e le paure dei cittadini, con questa affermazione non intende assolutamente creare allarmismi anche in considerazione che il suddetto rettile potrebbe essere facilmente scambiato per il suo parente molto più innocuo qual'è la biscia, ma vuole mettere le mani avanti per non gridare un domani "lo avevamo detto"!
L’ avvelenamento da morso di vipera rappresenta un evento poco comune in Italia ma ciò non deve far dimenticare l'Aragonese Salvatore Vella, 64 anni, che è morto all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta a seguito del morso di una vipera mentre stava falciando l'erba del suo podere. Il malcapitato veniva trasportato d’urgenza all’ospedale di Agrigento e successivamente trasferito in eliambulanza a quello di Caltanissetta dove per "l'assurda e la grave impreparazione della Sanità Siciliana" decedeva dopo due giorni d'agonia.
Massimo Busonera a nome del Sodalizio, ricordando questo drammatico evento vuole sensibilizzare le autorità preposte alla delicata materia facendo capire che nulla è impossibile e che anche nel nostro comprensorio simili tragedie potrebbero accadere.
In considerazione di quanto affermato, Busonera pone un importante interrogativo ...... "se tale circostanza si verificherebbe a Sciacca o nell'hinterlad, il Nosocomio Giovanni Paolo II° si troverebbe pronto a rispondere e a prestare l'indispensabile trattamento con siero antiofidico?.
Ai nostri amministratori competenti del delicato settore sanitario l'ardua sentenza!
f.to il presidente
Massimo BUSONERA
di: Massimo Busonera
Il reportage di Pino Marinelli intitolato "un ospedale alla deriva" pubblicato nel Corriere di Sciacca del mese di Luglio c.a., ha suscitato in me una particolare attenzione, tanto da rimembrare alcuni particolari episodi che all'opinione pubblica forse sono passati inosservati ma che comunque devono godere di altrettanto interessamento e momento di riflessione.
Il primo episodio che mi viene in mente è una qualche cosa che mi fa pensare ad un "balletto di competenze" ...... sì dico balletto perchè forse Sciacca gode di uno "Statuto Speciale" che noi cittadini non sappiamo o altrimenti vige la legge che "chi si sveglia per primo la mattina comanda............." con questa premessa voglio allacciarmi ad un episodio che ha visto protagonista un esponente del PD locale inerente alla problematica che ha riguardato alcuni cittadini incuranti del divieto di accesso dell'area cimiteriale con l'autovettura privata.
Seppur concorde con l'amministratore che tale stato di cose debba essere meglio gestita, umanamente, così come si è sempre fatto e come natura vuole, si dovrebbe concedere un lasciapassare ai cittadini che realmente ne dimostrino il bisogno e ai diversamente abili che con i tanti immaginabili problemi si trovano costretti a percorrere molta strada a piedi per recarsi a trovare i loro cari defunti.
Se è vero che tale gesto di umanità sia rientrato nei normali parametri di un tempo, il problema continua a rimanere e ......la domanda mi nasce spontanea.......
Oramai i cittadini tutti sanno che il bilancio Comunale è stato approvato e che la tanto discussa TARSU con il suo bel 35% di aumento ha avuto la meglio sulla popolazione saccense, sull'opposizione e su quanti hanno bocciato e criticato tale decisione, me compreso all'orquando presiedevo l'associazione che doveva essere "l'ispirazione del Sindaco", lo stesso Sindaco che in una intervista televisiva dichiarava che tale aumento si è reso necessario per non effettuare dei "tagli" sul "sociale" ...... allora, la domanda la voglio proprio esternare!.....e dalla serie "il problema è tanto sociale che più sociale di così non si può"..... mi chiedo se da parte dell'Amministrazione Comunale sia un'utopia acquistare un mezzo adeguato per le esigenze e le necessità dei cittadini bisognevoli di essere trasportati, e,.....hoops, dimenticavo!.... così qualche lavoratore precario potrebbe finalmente trovare una mansione da autista!....... che bella storia, chissà se il tempo mi darà ragione.
E dal "balletto delle competenze e di amministratori che pensano di risolvere i problemi che non competono anzichè pensare seriamente a quelli per cui sono preposti".....nei fondi periferici e addirittura in aree condominiale con giardino annesso in zona San Calogero e Perriera, ci sono stati avvistamenti di rettili che a "dir di popolo" avevano tutte le sembianze della "temibile vipera".
Il Presidente dell'Associazione Socio Culturale "Progetto Giovani" Massimo Busonera, avendo raccolto le rimostranze e le paure dei cittadini, con questa affermazione non intende assolutamente creare allarmismi anche in considerazione che il suddetto rettile potrebbe essere facilmente scambiato per il suo parente molto più innocuo qual'è la biscia, ma vuole mettere le mani avanti per non gridare un domani "lo avevamo detto"!
L’ avvelenamento da morso di vipera rappresenta un evento poco comune in Italia ma ciò non deve far dimenticare l'Aragonese Salvatore Vella, 64 anni, che è morto all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta a seguito del morso di una vipera mentre stava falciando l'erba del suo podere. Il malcapitato veniva trasportato d’urgenza all’ospedale di Agrigento e successivamente trasferito in eliambulanza a quello di Caltanissetta dove per "l'assurda e la grave impreparazione della Sanità Siciliana" decedeva dopo due giorni d'agonia.
Massimo Busonera a nome del Sodalizio, ricordando questo drammatico evento vuole sensibilizzare le autorità preposte alla delicata materia facendo capire che nulla è impossibile e che anche nel nostro comprensorio simili tragedie potrebbero accadere.
In considerazione di quanto affermato, Busonera pone un importante interrogativo ...... "se tale circostanza si verificherebbe a Sciacca o nell'hinterlad, il Nosocomio Giovanni Paolo II° si troverebbe pronto a rispondere e a prestare l'indispensabile trattamento con siero antiofidico?.
Ai nostri amministratori competenti del delicato settore sanitario l'ardua sentenza!
f.to il presidente
Massimo BUSONERA
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